Dragon Trainer – Il mondo nascosto è un epilogo emozionante e visivamente maestoso, capace di chiudere con eleganza una delle trilogie d’animazione più amate degli ultimi anni. La storia riparte circa un anno dopo gli eventi del secondo capitolo: Hiccup, ormai ventenne, si ritrova a guidare Berk dopo la perdita del padre Stoick, portando sulle spalle il peso della leadership e nel cuore il vuoto dell’assenza.
Mentre il villaggio prospera come rifugio sicuro per draghi e umani, all’orizzonte si profila una nuova e letale minaccia: Grimmel, spietato cacciatore di Furie Buie, deciso a completare la loro estinzione. Per proteggere Sdentato e tutti i draghi, Hiccup dovrà compiere una scelta radicale: abbandonare Berk, casa dei suoi avi, e intraprendere un viaggio verso il leggendario Mondo Nascosto, la mitica dimora di tutti i draghi fantasticata dal padre.
Il film intreccia avventura e introspezione, mostrando come il vero amore – per un amico, un compagno o una comunità – significhi anche trovare la forza di lasciar andare. È un viaggio di crescita, coraggio e accettazione, che conduce Hiccup e lo spettatore verso un addio dolceamaro, ma inevitabile.
Personaggi
Il cuore del film batte quasi esclusivamente attorno a Hiccup e Sdentato, con Astrid relegata a un ruolo di supporto che, pur importante, non trova molto spazio per svilupparsi, tuttavia le sue interazioni con il protagonista, sono sempre ben realizzate e molto piacevoli. I comprimari restano in secondo piano, limitandosi a brevi momenti comici o di interazione: tra questi spiccano alcune gag riuscite tra Moccicoso e Valka, e le solite schermaglie tra i gemelli, che strappano qualche sorriso.
Il vero punto debole è però Grimmel, un antagonista che, pur avendo un concept interessante – e potenzialmente speculare a Hiccup – risulta poco carismatico e lontano dalla presenza scenica di Drago Bludvist del capitolo precedente. Il tempo limitato a schermo e una battaglia finale piuttosto affrettata non gli permettono di lasciare un segno memorabile.
Hiccup, invece, affronta una trasformazione significativa: diventa un capo di nome e di fatto, imparando una lezione fondamentale che il film custodisce fino al finale. Tuttavia, alcune sue scelte appaiono in parte incoerenti con il percorso tracciato nei capitoli precedenti: il personaggio si mostra più arrendevole e meno determinato, forse per il peso della responsabilità o per l’assenza di un arco narrativo intermedio – come la serie TV che aveva arricchito il passaggio tra il primo e il secondo film. Questa ambiguità lascia spazio a interpretazioni diverse, ma anche a qualche perplessità.
Aspetti tecnici
Sul piano visivo, la pellicola segna un netto passo avanti rispetto ai capitoli precedenti: la resa dei materiali e la gestione dei particellari raggiungono un livello di raffinatezza impressionante. Emblematica, in tal senso, è la scena del primo incontro tra Grimmel e Hiccup, dove luci, ombre e texture si fondono in un quadro di grande impatto. Già dalle prime inquadrature di Astrid, le pellicce rivelano un dettaglio e una fisicità che testimoniano l’evoluzione tecnologica di DreamWorks.
Il comparto sonoro è altrettanto curato: il doppiaggio, sia in lingua originale che in italiano, offre interpretazioni convincenti e un lip sync preciso. L’audio Dolby Atmos della versione inglese regala un’ottima spazialità e un livello di dettaglio notevole, pur con un bit rate medio contenuto attorno ai 3000 kb/s. Anche il più compresso Dolby Digital 5.1 della versione nostrana si difende bene, garantendo un ascolto coinvolgente, seppur con qualche lieve compromesso nelle sequenze più dinamiche.
È disponibile, anche per l'home entertainment, in 3D, e sebbene sia una conversione, si difende egregiamente, con un'ottima nitidezza e soprattutto con un'ottima gestione del pop out.
Colonna sonora
Come nelle precedenti avventure, John Powell conferma di essere un narratore musicale straordinario. Per Il mondo nascosto compone una partitura ricca di temi memorabili, capace di amplificare ogni emozione sullo schermo. La sequenza dell’ingresso nel Mondo Nascosto è accompagnata da un brano di rara potenza, in cui orchestrazioni maestose e sonorità eteree si fondono con le immagini, regalando un momento di pura meraviglia visiva e sonora.
L’intera colonna sonora mantiene un livello altissimo, alternando passaggi epici a momenti più intimi e delicati. Nei titoli di coda, Powell riserva una gemma speciale: “Together from Afar”, frutto dell’ennesima collaborazione con Jónsi, che chiude il film con un’ondata di emozione e malinconia, lasciando lo spettatore con il cuore pieno e un sorriso velato di nostalgia.
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